top of page
susanna-vecchioni-artemisia-gentileschi-min-768x1091.jpg

In un carteggio con Albert Einstein nel 1932, dal titolo "Perché la guerra?", Sigmund Freud spiega come nell’essere umano aggressività e violenza abbiano radici profonde e difficili da estirpare. Il termine impiegato da Freud per dare un nome a tali, così detti, istinti è pulsione di morte, ovvero una forza che spinge l’essere umano verso l’autodistruzione, e che trova il suo sbocco proprio esercitandola all’esterno, il che significa contro il proprio simile. Un esempio macroscopico sono le guerre che attanagliano il mondo, guerre tra simili di cui non si sopporta il colore della pelle, il modo di stare al mondo, il modo di pregare, simili sui quali si vuole esercitare il potere per tacitarne l’estraneità che incarnano e che, volenti o non, ci riguarda da vicino in quanto esseri umani.

Il fenomeno della violenza maschile sulle donne, in crescita esponenziale nella nostra società, o per dirla con Freud, nella nostra “civiltà”, e a tutte le latitudini, trova radici in più fattori. Uno di questi è la differenza sessuale: ciò che di più intimo lega il soggetto alla propria sessualità crea una dissimmetria alla quale, in tutte le culture, si pensa di poter rispondere con l’ideale della simmetria e l’illusione della complementarità tra i sessi.

La psicoanalisi ha messo in luce come l’aggressività sia costitutiva del rapporto del soggetto con le immagini che forgiano il proprio io e che sono anche le immagini dei suoi simili. L’Io, infatti, non esiste senza l’Altro e se non riconosciamo l’alterità nell’altro – che è anche la nostra, e per questo ci diventa insopportabile -, ecco, per esempio, che la violenza dell’uomo sulla donna trova la sua ragione profonda proprio in questo non riconoscimento, in quanto una donna incarna per un uomo l’alterità assoluta che gli diventa insopportabile. La vita e la pratica clinica ci suggeriscono come simmetria e complementarità non siano altro che un mito, poiché di fatto uomini e donne, nella relazione tra i sessi, incontrano insoddisfazione e frustrazione, a eccezion fatta dell’incontro con quell’amore che va al di là  dell'ideale mitico di un amore fusionale.

Nel corso degli anni abbiamo sviluppato un’esperienza nel trattamento non solo di casi di violenza, ma anche di violenza assistita da parte dei minori, testimoni di atti contro le proprie madri, fratelli e sorelle.

Al “Cortile”, messo da parte ogni pregiudizio, morale o sociale che sia, ascoltiamo quel qualcosa che chi viene a parlare non sa di sapere; ascoltiamo l’insopportabile che abita ciascun essere umano.

Di fronte alle situazioni che reiterano l’uso della violenza operiamo affinché si possa rompere la coppia “vittima-carnefice”, si possa andare oltre il lamento e possa venir meno la sofferenza legata a quelle scelte che si sono rivelate distruttive e devastanti.

Violenza
dentro e fuori
le mura di casa

La cronaca riporta sempre più spesso atti di violenza contro donne, bambini, adolescenti e anziani.

L’aggressività improvvisa, apparentemente immotivata, o la violenza reiterata, all’interno di rapporti familiari e affettivi, sfociano in passaggi all’atto estremi dalle conseguenze spesso irreversibili.
Tra i giovani e i giovanissimi frequenti sono i fenomeni di bullismo

- nelle scuole, nelle strade -, e di cyber-bullismo via etere.

Le “vittime” di tali azioni finiscono talvolta con il compiere atti estremi contro sé stesse in quanto soggetti degradati dall’Altro e toccati nel profondo dell’essere.

L’insegnamento della psicoanalisi, con Sigmund Freud e Jacques Lacan, porta a non fermarci alle generalizzazioni e invita, invece,

a procedere tramite un approccio caso per caso, poiché, come la
nostra pratica dimostra, le ragioni che inducono a esercitare violenza contro il proprio simile possono essere diverse e non sempre riconoscibili, se non attraverso un ascolto particolareggiato.

La causa del fenomeno della violenza presso gli esseri parlanti, ovvero gli esseri umani, non si reperisce come un fatto naturale o biologico, alla stregua di quanto accade, invece, nel mondo animale.

Si reperisce altrove: a partire dall’inconscio, ovvero da un sapere che non si sa di sapere.

Contattaci

Telefono

+39 06 686 96 98

Email 

Indirizzo

bottom of page